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Paola Kovalsky - Indomabili Onde (recensione)
“Con un ultimo singulto del cuore mi lasciai vincere dal sonno. L’amorte aleggiava su di me e su tutte le fotografie appese sulla bacheca. Fotografie di lapidi.” ...
“Con un ultimo singulto del cuore mi lasciai vincere dal sonno. L’amorte aleggiava su di me e su tutte le fotografie appese sulla bacheca. Fotografie di lapidi.” ...
“A volte, nel buio, mi avvicino, passo a passo, verso l’orlo di un precipizio, ma se sbuco su una strada maestra tiro un respiro di sollievo. Anche quando penso di non farcela, conosco la bellezza della luce della luna. Una luce che penetra nell’anima.” ...
“Non ho voluto io questa guerra, Eva. Non ho avuto scelta e non ce l’ho neanche adesso. Nessuno di noi l’ha voluta.” ...
“Ogni volta che incomincio a scrivere su uno di questi esili quaderni che si possono così facilmente infilare in un tascapane, mi viene da pensare che, forse, non farò scorrere la matita sull’ultima pagina.” ...
“Diario di guerra scritto fra i rombi dei cannoni, i fischi delle fucilerie, gli scoppi delle mitragliatrici, i ronzii degli aeroplani; meditato ed amato nel segreto dell’animo, sotto la trincea in attesa di ordini o dritto di fronte al nemico.” ...