“Perdonami, compagno, come potevi tu essere mio nemico? Se gettiamo via queste armi e queste uniformi, potresti essere mio fratello, come Kat, come Albert. Prenditi venti anni della mia vita, compagno, e alzati; prendine di più, perché io non so che cosa ne potrò mai fare.”

📖 Paul Bäumer, aspirante poeta, ha appena diciotto anni allo scoppio della Grande Guerra e si arruola volontariamente con i suoi compagni con l’idea, inculcata dal professore Kantorek, di far parte della “gioventù di ferro” chiamata a difendere la Germania in pericolo. La storia raccontata da Erich Maria Remarque, anch’egli al fronte durante la prima guerra mondiale, è un concentrato di dramma e sangue che dipinge in maniera struggente gli effetti della guerra sulla generazione di giovani, strappati alle loro vite, e su quelle che sarebbero venute dopo: le loro esistenze, anche se sfuggite alle granate, vennero ugualmente distrutte dalla guerra. Non mancano episodi di cameratismo tra i protagonisti e momenti tragicomici, spesso a discapito del sottufficiale Himmelstoss.

🔥 Una pietra miliare per gli amanti dei romanzi di guerra, dolorosa e toccante, che apre il cuore e la mente. ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’ ci insegna che il dolore non ha nazionalità, attraverso pedine, singolarmente insignificanti nella scacchiera della Grande Guerra, che realizzarono troppo tardi di esserlo.

Questo libro entra di diritto nella mia top 3 dei romanzi di guerra, insieme ai capolavori di Sajer e Jünger. E voi che ne pensate?