“Non ho voluto io questa guerra, Eva. Non ho avuto scelta e non ce l’ho neanche adesso. Nessuno di noi l’ha voluta.”

L’apparente quiete del piccolo paesino abruzzese di San Rocco si spezza quando Arthur Baumann, ufficiale dell’esercito tedesco, decide di disertare: attraverso una serie di eventi pilotati dal destino, le vite di Arthur, Eva e Friedrich si intrecciano, mettendo alla luce passati tormentati, conflitti interiori pesantissimi tra dovere e volere e un senso di umanità che raramente vien fuori quando si pensa alla tragedia delle occupazioni avvenute durante la seconda guerra mondiale.

Ciò che ho apprezzato di più di questa storia è stato il realismo e l’imparzialità dei personaggi e degli schieramenti in gioco: la guerra, così come la vita, non è fatta solo di “buoni” e “cattivi”, ma di uomini e animi che spaziano nel gradiente che definisce il senso di umanità. Non esistono punti di vista “di parte”: gli occupati, gli occupanti e la resistenza riescono a distinguere le persone dietro le divise, e in autonomia riescono a capire che, collaborando, si può raggiungere un fine comune. La potenza di questo racconto è tale da veicolare tutte queste riflessioni, situate sotto le righe, fino al lettore, che si troverà spesso a sostenere entrambi gli schieramenti e i relativi personaggi principali. Altro tema fondamentale è quello del cambiamento interiore: Eva, Friedrich e Arthur, alla fine della storia, sono tremendamente diversi rispetto alla prima volta in cui li si incontra: le loro esperienze gli permettono di rivalutare il perché delle loro scelte e delle loro conseguenze a lungo termine, facendoli maturare appieno.

Le scelte dei Eva, Friedrich e Arthur, per quanto pericolose, rischiose o addirittura folli sono il filo rosso sul quale la storia resta sempre sospesa, anche nei momenti in cui la gravità (delle situazioni) finisce quasi per spezzarlo del tutto. Il finale mette le basi per un secondo volume ancora più complesso del primo, che si farà sicuramente attendere con impazienza. Una storia da recuperare!