“Con un ultimo singulto del cuore mi lasciai vincere dal sonno. L’amorte aleggiava su di me e su tutte le fotografie appese sulla bacheca. Fotografie di lapidi.”

In un presente alternativo, una giovane ragazza torinese si trova a scoprire in prima persona la realtà dietro agli eventi della rivoluzione cubana, tanto diversa da quella condivisa alle masse dai mezzi di informazione, e tanto intensa da scatenare un’altra rivoluzione: quella interiore.

Ci sono mille aspetti che vorrei approfondire di questo libro, ma se dovessi riassumerlo con due sole parole, sceglierei “profondo e delicato” senza pensarci due volte. I temi trattati, come la rivoluzione, la presa di posizione sociale, il senso di appartenenza e l’onnipresente “amorte” permeano a fondo nella narrazione e nella mentalità dei personaggi: la rivoluzione di Cuba, che diventa poi anche la scintilla che scatena la rivoluzione interiore della protagonista, fa riflettere e ci inonda di quella vitalità e di quella grinta di cui avremmo senz’altro bisogno anche nella nostra società, molto simile a quella oltreoceano sotto tantissimi punti di vista. Più volte, durante la lettura, si riescono a condividere le riflessioni di Claudia, di una profondità disarmante, che ci fa pensare che forse quelle parole erano già all’interno del nostro inconscio, ma non avevamo ancora avuto il coraggio di pronunciarle ad alta voce. In ‘Indomabili Onde’, però, queste non sono pronunciate ad alta voce: sono invece delicatamente seminate tra le righe, e aspettano che una mente pensante le colga e le faccia proprie.

La rivoluzione di Cuba è raccontata in maniera imparziale e chiara, diventando accessibile anche a chi come me non ha mai approfondito molto su questo tema. I suoi protagonisti, i temibili barbudos, sono presentati come uomini, fatti di emozioni, coraggio e preoccupazioni. La delicatezza del loro rapporto con Claudia lascia che le vicende si stabilizzino in un limbo, in attesa che l’amorte faccia il primo passo: la si aspetta, soprattutto se si conosce tutta la vicenda storica che c’è dietro, ma nonostante questo, non si riesce per nulla a restarvi impassibili.

Mi sono affezionato tantissimo a Camilo, a Ernesto, a Claudia, al valore di un’idea e al coraggio di realizzarla. Vi consiglio ‘Indomabili Onde’ a occhi chiusi, soprattutto se volete leggere un libro scritto con cura e che faccia riflettere a ogni pagina. Vi aspetto su una spiaggia, a osservare il sole tramontare mentre centinaia di petali di fiori galleggiano sulle onde. Quelle non muoiono mai. Gli ideali non muoiono mai.