“Non c’è più niente da fare. Io posso anche morire, ma lascia che Yōichi viva. Se rimane ancora un soffio di vita in me, dallo a lui. I miei occhi hanno visto tante cose. Paesaggi stupendi e una miriade di istanti.”

Sayoko e Yōichi, due giovani legati da un amore profondo, sono coinvolti in un incidente. Lui non ce la fa; lei, nonostante la grave ferita alla pancia causata da un bastone di ferro, riesce a salvarsi. È nel limbo tra la vita e la morte che rivede il nonno e il suo cane, scomparsi da tempo, in sogno. Quando, però, si rende conto di riuscire ancora a vedere chi è dall’altra parte, acquista una nuova consapevolezza: la volontà di ricominciare di nuovo, di vivere appieno il presente.

‘Il Dolce Domani’ è uno dei racconti più delicati, dolci e positivi di Banana Yoshimoto. Nato come messaggio di speranza per le popolazioni colpite dallo tsunami di Fukushima del 2011, la storia racconta prima il dolore, e poi la rinascita, di chi è sopravvissuto alla morte improvvisa di una persona che amava. Pregna di riflessioni sul presente e sul domani, sul senso della vita e sull’importanza del presente, la storia è infusa di foklore giapponese: Sayoko, durante l’incidente, ha perso il mabui, la sua anima. Durante il corso della storia, la protagonista non lo ricerca direttamente, ma riesce a ritrovarlo: è leggendo questo racconto, accarezzati dalle parole di Yoshimoto, che si viene a scoprire come Sayoko ci riesce, e come possiamo riuscirci anche noi.

“Restava ancora della dolcezza, restavano frammenti da raccogliere. Frammenti sempre più piccoli, giornate sempre più lunghe, e andava bene così.”